“Un decreto che riconosce con le misure concrete sostenute dalla Coldiretti il ruolo centrale dell’agricoltura per la crescita del Paese con interventi che vanno dal fisco al lavoro, dall’imprenditoria femminile ai giovani, dal rilancio degli allevamenti agli agriturismi, fino ai risarcimenti per le gelate”.
Coldiretti Varese esprime grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri guidato dal premier Mario Draghi del decreto legge “Sostegni-bis” che stanzia 2 miliardi per l’agroalimentare con importanti misure di sostegno per le imprese agricole volute e proposte dall’Organizzazione agricola.
“Oltre a dare risposte alle imprese che hanno subito pesantemente gli effetti negativi della pandemia – commenta Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese – il Decreto prevede anche il rafforzamento della tutela economica ed occupazionale delle imprese agricole danneggiate dalle recenti gelate, con il Fondo di solidarietà nazionale incrementato di 105 milioni di euro per il 2021”.
L’esigenza di immediati interventi di sostegno è soddisfatta anche dalla previsione dell’esonero del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali per il mese di febbraio 2021 a favore delle imprese delle filiere agricole dei settori agrituristico e vitivinicolo, incluse le imprese produttrici di vino e birra, in considerazione dei gravi effetti negativi legati alla pandemia.
Nel provvedimento si danno risposte concrete alle imprese di allevamento di bovini e suini aumentando per il 2021 le percentuali di compensazione IVA per le cessioni degli animali vivi portandole al 9,5%: tale intervento avrà immediati effetti anche in termini di liquidità disponibile per gli allevatori.
Di grande rilievo le disposizioni in tema di agriturismo, soprattutto per l’incremento dell’occupazione, in quanto i lavoratori addetti all’agriturismo vengono considerati lavoratori agricoli anche ai fini di stabilire il rapporto di connessione tra attività agricola ed agrituristica.
Importante l’intervento – sostenuto da Coldiretti – a favore dell’imprenditoria agricola femminile in quanto si estendono alle imprese condotte da donne, a prescindere dall’età, le misure agevolate sull’autoimprenditorialità previste solo per i giovani dai 18 ai 40 anni, quali ad esempio i mutui a tasso zero per gli investimenti o un contributo a fondo perduto sempre per gli investimenti.
Significativo l’intervento per l’anticipazione a favore delle imprese agricole dei pagamenti diretti, nell’ambito degli aiuti PAC, in considerazione delle crisi, anche di natura sanitaria e fitosanitaria o determinate da avverse condizioni climatiche, che stanno interessando le imprese agricole. Le difficoltà derivanti dalla mancanza di liquidità da parte delle imprese agricole sono affrontate dal decreto “Sostegni bis” anche tramite l’integrazione del fondo ISMEA per la gestione delle garanzie, a titolo gratuito, che l’Istituto eroga a favore delle imprese agricole e della pesca.
“Queste misure rappresentano una scossa positiva per il settore agricolo con effetti per tutta l’economia nazionale e per la difesa della sovranità alimentare del Paese” conclude Fiori nel sottolineare che “la crescita dell’agroalimentare Made in Italy rappresenta un formidabile motore di sviluppo per il Paese. In questo contesto siamo certi che verrà mantenuto l’obiettivo di reintrodurre una misura importante e positiva per le aziende agricole, ossia la cessione del credito di imposta sugli investimenti relativi alla misura Transizione 4.0”.